La posizione di RAEL nei confronti della pedofilia
La pedofilia è una malattia mentale, uno squilibrio, che la società deve combattere in quanto pericoloso per lo sviluppo e l'equilibrio dei bambini che ne sono vittime.
La criminalizzazione dei pedofili non risolve il problema.
Generalmente, dopo una breve pena detentiva, essi ritornano in libertà e si comportano ancora come dei veri predatori sessuali, quasi sempre recidivi.
È proprio per questo che negli USA sta prendendo piede una nuova tendenza a trattenere in prigione i pedofili anche dopo aver scontato la loro pena, se vengono ancora giudicati una minaccia per la società. Il che non rappresenta una soluzione, dato che non rispetta i Diritti dell'Uomo, secondo i quali, giustamente, nessun essere umano può essere imprigionato senza giudizio.
La soluzione sta nel fatto che la pedofilia venga considerata per quello che in realtà è: una malattia mentale.
La società potrebbe così realizzare, proprio come per i drogati, dei centri e dei programmi di terapia per riabilitare i pedofili condannati. Ogni condanna per pedofilia dovrebbe includere una terapia obbligatoria. Perché a fare soffrire la società sono delle persone malate che soffrono esse stesse delle terribili conseguenze del loro squilibrio.
In tal modo i pedofili verrebbero trattati per quello che sono: dei malati mentali. E dovrebbero venire internati finché non sono guariti. La società sarebbe così al sicuro dal loro ritorno dopo una semplice pena detentiva che non risolve il problema del loro squilibrio e mette in pericolo altri bambini una volta che i pedofili vengono rimessi in libertà.
Se, in casi gravi, tali terapie si rivelassero inefficaci, i pedofili dovrebbero scegliere fra restare rinchiusi in istituti psichiatrici per il resto dei loro giorni o accettare una castrazione neurologica che distrugga nel loro cervello i centri che comandano la sessualità, rendendoli così incapaci di continuare ad essere dei predatori sessuali pericolosi per la società.
RAEL
Fondatore di NOPEDO
Leader e fondatore del Movimento Raeliano
La criminalizzazione dei pedofili non risolve il problema.
Generalmente, dopo una breve pena detentiva, essi ritornano in libertà e si comportano ancora come dei veri predatori sessuali, quasi sempre recidivi.
È proprio per questo che negli USA sta prendendo piede una nuova tendenza a trattenere in prigione i pedofili anche dopo aver scontato la loro pena, se vengono ancora giudicati una minaccia per la società. Il che non rappresenta una soluzione, dato che non rispetta i Diritti dell'Uomo, secondo i quali, giustamente, nessun essere umano può essere imprigionato senza giudizio.
La soluzione sta nel fatto che la pedofilia venga considerata per quello che in realtà è: una malattia mentale.
La società potrebbe così realizzare, proprio come per i drogati, dei centri e dei programmi di terapia per riabilitare i pedofili condannati. Ogni condanna per pedofilia dovrebbe includere una terapia obbligatoria. Perché a fare soffrire la società sono delle persone malate che soffrono esse stesse delle terribili conseguenze del loro squilibrio.
In tal modo i pedofili verrebbero trattati per quello che sono: dei malati mentali. E dovrebbero venire internati finché non sono guariti. La società sarebbe così al sicuro dal loro ritorno dopo una semplice pena detentiva che non risolve il problema del loro squilibrio e mette in pericolo altri bambini una volta che i pedofili vengono rimessi in libertà.
Se, in casi gravi, tali terapie si rivelassero inefficaci, i pedofili dovrebbero scegliere fra restare rinchiusi in istituti psichiatrici per il resto dei loro giorni o accettare una castrazione neurologica che distrugga nel loro cervello i centri che comandano la sessualità, rendendoli così incapaci di continuare ad essere dei predatori sessuali pericolosi per la società.
RAEL
Fondatore di NOPEDO
Leader e fondatore del Movimento Raeliano
Ettore on venerdì 23 aprile 2010 - 16:15:10