Pedofilia, condannato il parroco
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FORLI' - Il prete accusato di pedofilia ha ammesso alcune responsabilità. E il giudice lo ha condannato a una pena di due anni. Si è chiuso in Tribunale il caso di pedofilia che aveva coinvolto la parrocchia dei Romiti di Forlì. Lo scandalo sullo stile di quello che in America ha chiamato in causa per reati simili molti preti della chiesa cattolica era scoppiato a Forlì esattamente un anno fa. Un anziano sacerdote forlivese era stato denunciato per violenza sessuale con le aggravanti previste dal nuovo articolo del codice penale che punisce più severamente se la vittima è un minore. Secondo il Sostituto procuratore della Repubblica Alessandra Serra il presule aveva abusato sessualmente di alcuni bambini. Per questo motivo la pubblica accusa aveva chiesto addirittura l'arresto, ma il Gip aveva rigettato la misura cautelare considerando l'avanzata età della persona sotto accusa. Il caso aveva sollevato molte polemiche, la parrocchia interessata si era spaccata in due fazione fra innocentisti e colpevolisti. Tutto era nato dalla denuncia di un bambinoche aveva riferito ai genitori su alcuni episodi attraverso i quali sarebbe stato al centro delle attenzioni del religioso. L 'indagine è stata lunga e delicata e portata avanti dal sostituto procuratore Alessandra Serra col supporto della sezione speciale che segue i reati di natura sessuale dell'Ufficio minori e della Squadra Mobile che come prima cosa aveva cercato di verificare la veridicità di quella pesantissima accusa. Fra le persone informate dei fatti fu persino sentito dal pubblico ministero il vescovo di Forlì Monsignor Vincenzo Zarri. Poi erano state svolte delle perizie sul piccolo. Molte persone (fra cui adulti, ragazzi e bambini) frequentatori della parrocchia erano state interrogate. Almeno cinque di queste avevano confermato di avere subito abusi sessuali da parte
dell'anziano prete nel corso degli anni. Spuntò fuori anche un adulto che aveva raccontato una triste vicenda che gli era accaduta nel passato. L' anziano sacerdote, quando scoppiò il caso, fu colto da malore e si rifugiò in una casa di carità di Ravenna sotto l'autorità del Cardinal Ersilio Tonini, in attesa che la sua posizione venisse affrontata nelle competenti sedi giudiziarie. Nel frattempo erano giunte altre complicazioni di salute, tanto che fu rinviata un'udienza proprio per l'indisponibilità dell' accusato. La vicenda, come detto, si è conclusa in primo grado con un patteggiamento. In pratica in una lunga lettera il sacerdote ammette alcune responsabilità che gli erano state ascritte. 'avvocato difensore ha così chiesto di procedere con un rito alternativo. In un'udienza preliminare è stato quindi accolto un patteggiamento. In questa maniera l'accusato ha usufruito dello sconto di un terzo della pena e condannato a due anni.
FORLI' - Il prete accusato di pedofilia ha ammesso alcune responsabilità. E il giudice lo ha condannato a una pena di due anni. Si è chiuso in Tribunale il caso di pedofilia che aveva coinvolto la parrocchia dei Romiti di Forlì. Lo scandalo sullo stile di quello che in America ha chiamato in causa per reati simili molti preti della chiesa cattolica era scoppiato a Forlì esattamente un anno fa. Un anziano sacerdote forlivese era stato denunciato per violenza sessuale con le aggravanti previste dal nuovo articolo del codice penale che punisce più severamente se la vittima è un minore. Secondo il Sostituto procuratore della Repubblica Alessandra Serra il presule aveva abusato sessualmente di alcuni bambini. Per questo motivo la pubblica accusa aveva chiesto addirittura l'arresto, ma il Gip aveva rigettato la misura cautelare considerando l'avanzata età della persona sotto accusa. Il caso aveva sollevato molte polemiche, la parrocchia interessata si era spaccata in due fazione fra innocentisti e colpevolisti. Tutto era nato dalla denuncia di un bambinoche aveva riferito ai genitori su alcuni episodi attraverso i quali sarebbe stato al centro delle attenzioni del religioso. L 'indagine è stata lunga e delicata e portata avanti dal sostituto procuratore Alessandra Serra col supporto della sezione speciale che segue i reati di natura sessuale dell'Ufficio minori e della Squadra Mobile che come prima cosa aveva cercato di verificare la veridicità di quella pesantissima accusa. Fra le persone informate dei fatti fu persino sentito dal pubblico ministero il vescovo di Forlì Monsignor Vincenzo Zarri. Poi erano state svolte delle perizie sul piccolo. Molte persone (fra cui adulti, ragazzi e bambini) frequentatori della parrocchia erano state interrogate. Almeno cinque di queste avevano confermato di avere subito abusi sessuali da parte
dell'anziano prete nel corso degli anni. Spuntò fuori anche un adulto che aveva raccontato una triste vicenda che gli era accaduta nel passato. L' anziano sacerdote, quando scoppiò il caso, fu colto da malore e si rifugiò in una casa di carità di Ravenna sotto l'autorità del Cardinal Ersilio Tonini, in attesa che la sua posizione venisse affrontata nelle competenti sedi giudiziarie. Nel frattempo erano giunte altre complicazioni di salute, tanto che fu rinviata un'udienza proprio per l'indisponibilità dell' accusato. La vicenda, come detto, si è conclusa in primo grado con un patteggiamento. In pratica in una lunga lettera il sacerdote ammette alcune responsabilità che gli erano state ascritte. 'avvocato difensore ha così chiesto di procedere con un rito alternativo. In un'udienza preliminare è stato quindi accolto un patteggiamento. In questa maniera l'accusato ha usufruito dello sconto di un terzo della pena e condannato a due anni.
adam on sabato 17 gennaio 2004 - 10:01:37