Indagine sulla badessa Avrebbe vessato le novizie

Source: http://www.repubblica.it/2004/a/sezioni/cronaca/badessa/badessa/badessa.html

RIETI - Ad alcune religiose indiane avrebbe tolto il passaporto, ad altre non avrebbe permesso la tessera sanitaria, per alcune, infine, avrebbe chiesto al Vaticano la revoca del permesso di soggiorno. Tanto che le sei giovani religiose, ospiti dell' Abbazia benedettina di Farfa, avrebbero trovato rifugio a Parma. Per questo la Procura di Rieti ha aperto un fascicolo a carico della badessa dell'Abbazia, madre Tekla Famiglietti, 66 anni, per violenze, ricatti e minacce nei confronti di alcune novizie indiane.

La notifica degli atti giudiziari, per ora, è stata possibile solo a cinque delle sei religiose: di una infatti si sono perse le tracce. La notizia sulla disputa tra le sei novizie indiane e la loro Abbadessa era trapelata un anno fa a Parma. Le sei religiose indiane, fuggite dalla casa d'accoglienza dell'Abbazia, si erano rifugiate nei pressi della cittadina emiliana, a Torrechiara di Parma, grazie all'aiuto dell'abate del monastero di San Giovanni Evangelista, padre Cipriano Carini. L'abate, per questa sua iniziativa, fu poi rimosso dall'incarico e la popolazione di Torrechiara sottoscrisse una petizione affinchè il religioso non venisse trasferito.

Dopo un anno dall'inizio del contenzioso giudiziario, proprio in questi giorni la squadra di polizia giudiziaria di Rieti ha concluso l' indagine condotta dal sostituto procuratore della Repubblica, Fabio Picuti, che ha chiesto il rinvio a giudizio della superiora generale delle suore Brigidine.

Nella casa d'accoglienza dell'Abbazia di Farfa le sei novizie erano state destinate all'accoglienza degli ospiti e ad altri lavori domestici. Stanche dello sfruttamento, le sei suore indiane decisero di lasciare la casa d'accoglienza dell'abbazia di Farfa rifugiandosi nel monastero di Torrechiara. Una fuga a cui la madre superiora reagì chiedendo all'ufficio stranieri della questura di Rieti la revoca del permesso di soggiorno per le sei suore. Successivamente la revoca fu annullata da un'ordinanza del sostituto procuratore della repubblica perchè "la loro presenza in Italia era giustificata da problemi di giustizia", visto che era in corso un'inchiesta scaturita dalle loro testimonianze.

Ora l'inchiesta è finita e per Suor Tekla, in predicato per il quinto mandato consecutivo di Abbadessa generale delle Brigidine, è stato chiesto il rinvio a giudizio.





adam on mercoledì 28 gennaio 2004 - 09:55:58